RUTA: "ETICA CRUCIALE PER BUSINESS"

Roma, 14 marzo 2012 – Riportiamo l’intervista rilasciata ad Agicos da Massimo Ruta, country manager di Codere, durante l’Enada, a margine di un convegno sul problema dell’etica del gioco e dell’adozione del modello previsto dalla legge 231.

"Dobbiamo far capire e spiegare cosa rappresenti l'etica nel mondo del gaming" – dichiara Ruta -  "Il valore di un modello organizzativo virtuoso che rispetta i canoni previsti dalla legge 231 non può che accreditare l'azienda che l'ha realizzato".

COMPLICE LA CRONACA - SU TUTTE L'INCHIESTA "LAST BET" SUL CALCIO SCOMMESSE - DA PARTE DI MEDIA, POLITICA E OPINIONE PUBBLICA SEMBRA ESSERCI UNA SEMPRE MAGGIORE ATTENZIONE AL PROBLEMA DELLA LEGALITÀ NEL MONDO DEI GIOCHI

"In un momento come questo in cui l'opinione pubblica si occupa del nostro mondo, noi per primi dobbiamo far capire e spiegare cosa rappresenti l'etica nel mondo del gaming, la filosofia che sottende le nostre azioni e che si traduce tutti i giorni in comportamenti di gioco responsabili. È importante far capire come un'impresa privata che opera nel settore supporta questa azione di legalità e come contribuisce a diffondere comportamenti sempre più responsabili e improntati ad una cultura del gioco che sia innanzitutto divertimento e che si traduca in un modello da imitare. Le aziende del mondo del gaming, infatti, per rispondere con forza a fenomeni di illecito ancora presenti, devono essere un modello ancor più virtuoso di altre aziende operanti in settori meno delicati e a rischio".

CURIOSO SI PARLI DI ETICA IN UN MONDO IMPRONTATO AL BUSINESS COME QUELLO DEL GIOCO

"Il valore di una buona reputazione è una risorsa immateriale essenziale. La buona reputazione all'esterno favorisce gli investimenti degli azionisti, la fedeltà dei clienti, l'attrazione delle migliori risorse umane, la serenità dei fornitori, l'affidabilità verso i creditori. Da sottolineare che oggi più che mai i clienti e l'opinione pubblica sono attenti alle attività delle organizzazioni rispetto al passato e adottare standard etici e un atteggiamento socialmente responsabile non è solo la cosa giusta da fare per un'azienda ma un fattore cruciale per il successo del business. Per ottenere e mantenere la fiducia dei dipendenti, dei clienti degli investitori e del pubblico in generale, le organizzazioni devono mettere l'etica e la responsabilità sociale al primo posto".

QUALI SONO GLI OBIETTIVI CHE UNA AZIENDA DEL SETTORE DOVREBBE PORSI NELL'ADOTTARE IL MODELLO 231?

"In primo luogo un obiettivo giuridico, onde ottenere l'esonero da responsabilità da reato dell'azienda, qualora siano rilevati e perseguiti dal giudice penale comportamenti criminosi da parte di soggetti che operano per suo conto, da cui deriva un miglioramento del sistema di corporate governante, limitando il rischio di commissione dei reati presupposto ex D.Lgs. 231/01. Ciò determina inoltre la creazione nel settore di una nuova cultura della gestione del rischio e del relativo controllo. Poi potremmo individuare un obiettivo gestionale, tendente a perfezionare il sistema organizzativo e quello dei controlli interni e di gestione dei rischi in termini di maggiore formalizzazione, segregazione e chiarezza delle mansioni, delle responsabilità individuali e delle linee di riporto, nonché di promozione del livello di professionalità dei dipendenti dell'azienda. Non ultimo, infine, un obiettivo reputazionale che consenta di preservare il buon nome e l'immagine aziendale e di consolidare la reputazione della Società come rispettosa della legalità, attraverso interventi di comunicazione e formazione del personale sul modello organizzativo anti-reato".

Ufficio Stampa ACADI