SLOT STRATEGICHE PER COMPAGNIE ED ERARIO

Roma, 30 giugno 2011 - Era attesa da tempo la gara degli apparecchi da intrattenimento - newslot e videolottery - che verrà bandita in seguito alla Manovra fiscale. Il segmento è infatti il forziere del mercato dei giochi: nel primo semestre ha assicurato complessivamente una raccolta di oltre 20,3 miliardi di euro (il 57% dell'intero comparto giochi che, nello stesso periodo, ha superato i 35,7 miliardi).

Le newslot hanno accusato però una leggera flessione (circa 15,1 miliardi, lo 0,5% in meno sul primo semestre 2010). Le videolottery invece hanno garantito circa 5,3 miliardi: gli apparecchi di nuova generazione sono stati lanciati a luglio 2010, e al momento risultano istallate 23mila macchine, il 40% delle 57mila previste. Il settore è altrettanto strategico per l'Erario che, sempre nel primo semestre 2011, ha incassato oltre 1,9 miliardi (il 41% dei 4,6 miliardi di gettito incassati dai giochi): le newslot sopportano un'aliquota più elevata e hanno versato 1,8 miliardi; le videolottery invece beneficiano di una tassazione ridotta per favorire il lancio (e hanno contribuito con 105 milioni nei primi sei mesi dell'anno).

La fetta più consistente della raccolta però viene restituita ai giocatori come vincite: le newslot nei primi 6 mesi hanno distribuito 11,3 miliardi (il 75% del giocato), le videolottery circa 4,5-4,7 miliardi (l'85%, ma in alcuni casi si può superare il 90%). Entrambi i tipi di apparecchi fruttano alle concessionarie della rete telematica attorno all'1,2% della raccolta (nei primi sei mesi dell'anno quindi, le dieci compagnie che gestiscono la rete hanno incassato dalle NewSlot circa 180 milioni, e dalle videolottery 63 milioni). Il resto, una quota che si aggira attorno al 5% della raccolta per le vlt (265 milioni) e al 10 per le newslot (1,5 miliardi), va alla filiera, ovvero gli esercenti (bar, sale giochi, bingo etc) che ospitano le macchine e i cosiddetti gestori, i soggetti che possiedono le macchine.

Ufficio Stampa ACADI