GIOCHI, RETE SLOT NELLA CONFUSIONE

Roma, 2 gennaio 2012 - La fine del 2011 e l'inizio del nuovo anno sono caratterizzati da grande confusione nel settore delle slot e da un malcontento generale degli operatori che, secondo quanto apprende Agicos, sentono di pagare per la mancata chiarezza di regole e comunicazioni. Sono numerose, infatti, le slot installate ma non più in funzione perché disconnesse dai concessionari di Stato che – per rispettare la legge – hanno dovuto escludere tutti gli apparecchi di esercizi o di operatori che non risultano citati nell'elenco della filiera delle slot.

Con la legge di stabilità, infatti, si decise di creare un elenco di tutti gli operatori della filiera degli apparecchi da intrattenimento in Italia per garantire più controllo e maggiore trasparenza. La pubblicazione dell'elenco, inizialmente attesa per il 1° dicembre, ha subito notevoli ritardi e tuttora gli aggiornamenti sono in corso.

A ridosso delle festività natalizie i Monopoli di Stato hanno comunicato che entro il 30 dicembre era necessario iscriversi all'albo pena ammenda e revoca della licenza:  i concessionari che gestiscono la rete slot in Italia, non hanno potuto far altro che “staccare” tutte le macchine appartenenti a chi non risulta ancora iscritto all'elenco. Ma il paradosso tutto italiano è che gran parte di chi ha subito il distacco, in realtà all'albo si è iscritto e come, pagando la necessaria tassa di 150 euro. La mancata presenza dell'operatore nell'elenco in alcuni casi è  frutto di un disguido, spesso per un problema legato all'incrocio della banca dati (codice fiscale o partita iva), ma in altri gli operatori non risultano  registrati malgrado si sia seguito l'iter previsto. Inutile aggiungere che la perdita di incassi sulle macchine non attive, ammonta a milioni di euro.

Ufficio Stampa ACADI