Roma, 5 giugno 2012 - Contro un aumento del prelievo fiscale sui giochi, per fronteggiare l'emergenza del sisma in Emilia Romagna, si schiera anche Confindustria Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera dell'industria del gioco e dell'intrattenimento.
"Come oggi ha fatto presente Raffaele Ferrara, direttore generale di AAMS, il mercato dei giochi autorizzati ha raggiunto a fatica un equilibrio fra domanda, offerta e tassazione" commenta Massimo Passamonti, presidente dell'associazione in una nota. "A tal proposito, ricordo che nei primi mesi dell'anno si è registrato, per la prima volta, un calo del numero dei giocatori e una contrazione del gettito erariale come ha messo in evidenza anche il rapporto 2012 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica, presentato oggi alla Camera dei Deputati".
Per Passamonti, "Intervenire in questo momento con nuove tasse sulle vincite dei giocatori deprimer ebbe ulteriormente il mercato del gioco in quanto spingerebbero i giocatori verso il mercato estero non regolamentato o verso forme di offerta illegale come è successo recentemente in Inghilterra che, per riconquistare quote di mercato, ha dovuto ridurre l'incidenza fiscale sulle vincite. L'eventuale nuova tassazione non genererebbe gettito erariale aggiuntivo da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto: in questo modo, non solo non si otterrebbe il beneficio auspicato, ma si colpirebbe uno dei pochi settori ancora vitali della nostra economia, con un danno economico certo".
Ufficio Stampa ACADI