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Workshop "Nel nome della legalità": il gioco responsabile secondo Codere



Si è svolto lunedì 22 aprile scorso, nella splendida cornice di Palazzo Gnudi a Bologna, il workshop NEL NOME DELLA LEGALITA’ organizzato dal Gruppo Codere per aprire anche in Emilia Romagna un tavolo di confronto proficuo, come è già avvenuto nei vari territori in cui l’azienda svolge le attività di gioco come concessionario di Stato per il gioco lecito.

Moderato dal giornalista di Rai 3 Emilia Romagna Nelson Bova, il dibattito si è aperto con il saluto del Prefetto Tranfaglia e l’intervento della Dott.ssa Elisabetta Margiacchi, suo vice. La testimonianza del mondo istituzionale è arrivata dall’Avv. Stefano Caliandro, Presidente della Provincia di Bologna.

Gli organi di controllo tutti presenti al convegno hanno  proseguito il quadro della situazione nella Regione: prima la testimonianza del Magg. Bruno Baldini, del Comando Provinciale Gdf di Bologna, che ha raccontato l’operazione Black Listche che ha portato a smascherare il clan di Femia; poi l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che con la relazione del Dott. Daniele Stella, direttore dell’Ufficio Regionale Emilia Romagna, ha mostrato i dati dell’azione di controllo sul territorio chiedendo con forza il sostegno al mondo del gioco come settore industriale che ha bisogno di “fare filiera e fare sistema”.

Dalla parte del gaming l’intervento dell’avv. Massimiliano Pucci, vicepresidente di  Sistema Gioco Italia e presidente Astro che ha testimoniato la fatica di chi opera nella legalità offrendo il gioco nel rispetto di quanto previsto dalle leggi vigenti in materia: “La situazione è particolarmente difficile per gli operatori del gaming, per tutta la filiera, che al contrario di quanto veicolato dall’opinione pubblica, sono sempre più vicini all’azione di Aams e degli organi di controllo per essere in grado di comunicare senza timore di essere smentiti che i fenomeni illegali sono tenuti sotto controllo. Crediamo che le azioni devono essere tempestive e sul campo, perché i nostri associati stanno perdendo in questa situazione di crisi e sotto attacco stanno perdendo quote di mercato che non scompaiono, finiscono nell’illegale”.

Molte delle accuse più comuni rivolte al mondo del gioco sono state sviscerate nel dibattito; la prima l’ha spiegata il Prof. Ranieri Razzante, Presidente di AIRA, l’Associazione italiana responsabili Antiriciclaggio che ha spiegato: “Il gioco è un operazione lecita, o non ci sarebbe riciclaggio”. Può sembrare un paradosso, ma se non fosse legale non offrirebbe la possibilità di ripulire denaro.  Noi dobbiamo prevenire l’infiltrazione nel mercato legale del gioco. Quello illegale non esiste perché è stato circoscritto dal mercato legale e dalla sua regolamentazione”.

Il gioco visto dal punto di vista delle associazioni di consumatori è stato sviscerato dall’Avv. Giuseppe Berardone, Vice presidente Primo Consumo, l’associazione partner di Codere per il numero verde gratuito GAME OVER a sostegno dei giocatori che manifestino comportamenti patologici e dei loro familiari. Al termine del suo intervento ha annunciato di aver richiesto ufficialmente ai Monopoli di Stato di far parte nell’osservatorio sul GAP con la mole di dati raccolti dal 2009 ad oggi.

La filosofia del gioco responsabile ha portato Codere a scegliere alcune onlus per creare partnership di solidarietà in tutta Italia, come è avvenuto a Bologna con il Centro Studi per la Ricerca sul Coma-Associazione Gli Amici di Luca; per l’associazione ha portato la sua testimonianza  il direttore dell’associazione Fulvio de Nigris: “In ambito sociale bisogna sempre essere scelti ed è per noi motivo di grande onore essere stati scelti da Codere per aiutarci a sostenere le persone con esiti di coma e le loro famiglie nel difficile percorso che le riporta ad una nuova vita”.

A concludere il dibattito l’intervento dell’Ing. Massimo Ruta, country manager Codere che ha chiosato sul cambiamento del ruolo del concessionario, che sempre più prende atto del ruolo particolarmente delicato che assume e che solo con la collaborazione di tutte le istituzioni coinvolte può favorire il superamento di atteggiamenti proibizionisti tout-court che non risolvono alla radice i problemi in essere.

Tra il pubblico è intervenuta la Dott.ssa Claudia Rubini, del  Consiglio Provinciale che ha invitato la dott.ssa Imma Romano, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Codere, e l’avv. Michele Franzoso, esponente di Astro e Sistema Gioco Italia, alla seduta del consiglio del 23 aprile che si occuperà del tema gioco in Emilia e della conseguente proposta di legge.

Il prossimo appuntamento con la legalità di Codere si terrà a Lecce il 25 giugno prossimo.

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