Roma, 08/01/2015
Acadi, l’Associazione dei Concessionari di apparecchi da divertimento e intrattenimento, ha ritenuto necessario sensibilizzare il Governo sull’impatto delle misure contenute nella Legge di Stabilità 2015 a danno dell’intero sistema del Gioco legale, che hanno modificato nuovamente il perimetro della concessione decennale. Un intervento che non è stato in alcun modo discusso con i concessionari, che ora vedono messa in discussione la sopravvivenza stessa delle loro rispettive attività.
Per questa ragione, Acadi ha acquistato delle pagine su alcuni quotidiani nazionali al fine di rivolgere un appello pubblico al ministro Pier Carlo Padoan, chiedendo con urgenza l’avvio di un confronto.
Qui di seguito, il testo integrale della lettera pubblicata oggi.
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Gentile Ministro Padoan,
apprendiamo dell'intendimento del Governo italiano di promuovere investimenti esteri nel nostro Paese eliminando la piaga dei continui cambiamenti normativi perfino sulle concessioni che ha fino ad oggi scoraggiato investitori esteri (ma anche italiani) a fare impresa in Italia.
Quindi ben venga l'Investment Compact, la riforma del governo per attrarre investimenti.
Desideriamo però segnalarle una gravissima distonia tra le intenzioni del Governo e le azioni intraprese in questi giorni.
La Legge di Stabilità, nella parte relativa ai giochi in affidamento pubblico, viola in modo gravissimo la concessione decennale acquisita dietro pagamento preventivo allo Stato italiano di circa 900 milioni di Euro (oltre a centinaia di milioni di Euro investiti nelle apparecchiature tecniche, come richiesto dalla concessione) da parte di 13 operatori, di cui 4 gruppi stranieri e 8 fondi di investimento, che gestiscono investimenti per conto di centinaia di investitori, nazionali ed internazionali.
La nuova normativa, oltre a stravolgere l'economicità della nostra attività mettendone a repentaglio la sopravvivenza, è stata scritta senza alcun dialogo con i soggetti interessati e non tiene in alcun conto i precedenti impegni assunti dallo Stato attraverso l’affidamento concessorio e provocherà, senza alcun dubbio, un ritorno al gioco illegale ed il crollo del gettito e dei livelli occupazionali (decine di migliaia di posti di lavoro).
Tutto questo ci pare in totale contrasto con gli obiettivi del Governo italiano ed un pessimo precedente per la credibilità dell'Investment Compact, sia in Italia sia all’estero.
Auspichiamo un confronto serio e rapido sul tema per trovare soluzioni praticabili alle problematiche in essere, anche perché il livello di incertezza e conflittualità scatenato sulla filiera dall’entrata in vigore della norma non è sostenibile.
Matteo Marini
Presidente
Associazione Concessionari Apparecchi Da Intrattenimento - A.C.A.D.I.
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