Roma, 9 agosto 2011 - Il nuovo decreto sul contingentamento pone fine ad una fase delicata, benché breve, durante la quale la normativa sul rispetto dei criteri quantitativi delle installazioni ha vissuto un momento di ambiguità che non ha giovato alla chiarezza, che deve invece sempre contraddistinguere il sistema del gioco lecito.
Il regolamento decreta il varo di nuovi parametri per l'individuazione del numero massimo di apparecchi installabili nei vari punti vendita e introduce una disciplina di tutela del sistema fondata principalmente su protocolli telematici; ciò eleva qualitativamente il rango della normativa sul "contingentamento", collocandola nell'alveo delle regole di rispetto del gioco lecito, imponendo a tutta la filiera precisi doveri e oneri.
Anche il mercato risulta beneficiario di una certa attenzione, visto che le varie tipologie di esercizi sono destinatarie di opportunità di ampliamento delle installazioni di apparecchi, e nuove tipologie commerciali, prima escluse o comunque non chiaramente indicate, diventano autorizzabili all'installazione di awp. Non si può però nascondere una certa preoccupazione per i quantitativi massimi previsti che, per quanto riguarda in particolare i bar e i tabaccai, cioè gli esercizi di gran lunga più popolari, superano addirittura quanto la maggioranza degli operatori aveva indicato.
Per il mercato questo rappresenterà un momento di espansione ma, come abbiamo detto molte volte, per noi il business è importante tanto quanto l'aspetto sociale: dobbiamo pertanto coniugare questo nuovo scenario con un'azione sempre più incisiva e coordinata di gioco sicuro e responsabile. Tutto ciò richiederà un senso di responsabilità molto spiccato da parte degli attori del mercato, oggi più che mai chiamati a ponderare il dato quantitativo del numero di apparecchi attivi, alla luce dei risvolti sociali, territoriali, ma anche economico-finanziari che sono connessi all'allestimento di una offerta di gioco lecito.
Non solo, mai come in questo momento, gli operatori sono chiamati a una forte assunzione di responsabilità nel rispettare e nel far rispettare i parametri previsti dalla legge e nel vigilare la realtà dei propri esercizi.
Al compiacimento per l'introduzione di una disciplina che regola, definisce ma anche "amplia il consentito", si accompagna, pertanto, l'auspicio che tutto il settore possa approcciare queste nuove regole con senso di responsabilità e raziocinio industriale, perché queste novità possano effettivamente essere considerate delle opportunità di crescita per il settore.