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MAXIPENALI, PER LA PROCURA PERIZIA DIGIT VA LETTA INSIEME ALLE CONVENZIONI

Roma, 6 ottobre 2011 - Si preannuncia uno scontro acceso quello che si terrà tra i concessionari delle slot e la Procura regionale della Corte dei Conti nell'udienza del 24 novembre prossimo e che dovrebbe concludere il procedimento sulle maxipenali delle NewSlot. Le concessionarie hanno

accolto quasi come un'assoluzione la consulenza che la DigitPA ha depositato nei giorni scorsi, sostanzialmente - asseriscono - mancano elementi di dolo o colpa grave nel modo in cui le concessionarie hanno adempiuto agli obblighi previsti nell'avvio della rete delle slot. E senza dolo o colpa grave, non è possibile arrivare a una sentenza di condanna per danno erariale.


Di diverso avviso la Procura, secondo cui responsabili delle carenze di progettazione della rete non sono solamente Aams e Sogei, ma anche i concessionari. La Procura infatti - secondo quanto apprende Agicos da fonti istituzionali - intende mettere la CTU in relazione con le convenzioni di concessione (operazione che la Digit non avrebbe invece svolto a dovere), proprio per sottolineare

gli obblighi che le compagnie avrebbero dovuto ottemperare nella fase di progettazione. E sempre da una lettura incrociata di CTU e convenzione, la Procura punta a far emergere la portata dell'eventuali inadempimento delle compagnie: sebbene la convenzione prevedesse il completamento

della rete entro il 31 dicembre 2004, la Digit ricorda che le prime concessionarie arrivarono a istallare almeno il 90% delle macchine nel terzo trimestre 2005 (quando in media risultavano operative attorno al 40% delle slot), mentre le ultime si misero al passo solo un anno dopo, nel terzo trimestre del 2006.


Ma la Procura cercherà anche di attenuare l'impatto della CTU, in primo luogo puntando il dito contro il metodo seguito nelle audizioni che si sono tenute tra maggio e giugno, dal momento che non ha potuto esporre le proprie argomentazioni alla Digit. Nel corso delle audizioni, infatti, l'Ente ha! convocato solamente i rappresentanti di concessionarie, della! Sogei, e dei vertici dei Monopoli.


La Procura invece, pur avendo presenziato alle audizioni, non ha potuto intervenire nel dibattito o depositare documenti. In secondo luogo, la Procura preciserà che nella CTU, la Digit non ha dato

risposte complete al terzo e al quarto quesito (ovvero, se i concessionari abbiano rispettato tutte le prescrizioni tecniche nell'avvio della rete della NewSlot, e se le caratteristiche tecniche del sistema progettato da Aams e Sogei fosse adeguato al servizio che doveva svolgere) di conseguenza disattendendo il compito che era chiamata a assolvere, in qualità di consulente tecnico. Ma nel processo sulle maxipenali NewSlot sono parte anche i Monopoli di Stato, le cui responsabilità nella CTU vengono sottolineate meticolosamente. In effetti - si apprende sempre da fonti istituzionali - la Digit assume a tratti un "tono stizzito" nei confronti dei Monopoli, e la CTU appare come un "regolamento di conti". La Digit infatti (all'epoca Aipa e poi Cnipa) aveva fornito ad Aams e Sogei ampie raccomandazioni sui progetti per la creazione dell'infrastruttura informatica a servizio dei giochi.


                                                                                                       Ufficio Stampa ACADI

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