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CAMERA, ILLUSTRATA RISOLUZIONE GIOCHI

Roma, 7 dicembre 2011 - Il deputato del Pdl Maurizio Bernardo ha illustrato ieri, in Commissione Finanze alla Camera, la risoluzione sui giochi di cui è firmatario, la cui discussione è stata rinviata dal presidente della Commissione, Gianfranco Conte, per "consentire al Governo di approfondire adeguatamente il contenuto dell'atto di indirizzo".

 

La risoluzione, ha spiegato Bernardo, "riprende, sia pure in forma semplificata, il contenuto della propria risoluzione n. 7-00703, vertente sulle medesime materie, la quale era già stata discussa dalla Commissione e ritirata, nella seduta del 25 ottobre scorso, per considerazioni di opportunità politica". Il deputato ha ricordato "l'importanza assunta dal settore dei giochi, che costituisce non soltanto uno dei più importati comparti dell'economia italiana, avendo fatto registrare, nel 2010, un fatturato complessivo pari a circa 61 miliardi di euro, realizzato da circa 5.800 imprese, le quali impiegano complessivamente oltre 100.000 persone, e costituiscono un'importantissima fonte di gettito tributario".

 

Bernardo ha sottolineato poi come "la notevole evoluzione conosciuta dal settore nel corso degli ultimi quindici anni, sia sotto il profilo della regolamentazione, sia sotto quello industriale, abbia portato ad una rapida modernizzazione, attraverso l'estensione delle modalità di gioco e l'introduzione di reti tecnologiche di raccolta, che hanno consentito di ridurre in misura considerevole gli ambiti del gioco irregolare o illegale. Sono numerosi, pertanto, i profili di delicatezza che connotano tale tipologia di attività, in particolare per quanto riguarda la tutela dei consumatori e l'esigenza di assicurare la massima trasparenza e legalità in un ambito che, per la rilevanza degli interessi economici e dei flussi finanziari coinvolti, risulta esposto ad alcuni rischi. A fronte di ciò, la produzione normativa che ha interessato il settore dei giochi è risultata, in alcuni casi, piuttosto convulsa, essendo spesso dettata più che altro dall'esigenza di incrementare il gettito erariale, piuttosto che da quella di assicurare un quadro normativo il più possibile chiaro, stabile ed omogeneo.

 

In tale contesto, è innanzitutto opportuno ribadire che i principi cardine della regolazione del settore dei giochi devono essere rappresentati: dalla tutela dei giocatori; dal rispetto del divieto di gioco per i soggetti minori; dal contrasto alle forme di gioco patologico; dalla garanzia circa la piena trasparenza della struttura proprietaria e l'operatività dei soggetti concessionari; dalla tutela degli interessati erariali. Al fine di raggiungere tali obiettivi, considera utile incentivare ogni opportuna forma di dialogo e concertazione tra l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ed i soggetti imprenditoriali operanti nel settore, sempre nel pieno rispetto delle rispettive responsabilità".

 

Ufficio Stampa ACADI

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