ROMA, SENZA GIOCHI ITALIA IN RECESSIONE

Roma, 9 febbraio 2012  - "Senza il settore giochi l'Italia sarebbe in recessione da anni. Quello del gioco è uno dei settori più alla avanguardia del nostro terziario". Così Giuseppe Roma, presidente Censis Servizi, ha sottolineato l'importanza del comparto ludico nel corso della conferenza stampa sulla Federazione Sistema Gioco Italia che si è tenuta oggi a Roma. Tuttavia " Il dibattito sul gioco è ridondante e spesso basato solamente su luoghi comuni – ha spiegato ancora Roma . Se il gioco è un fenomeno di Massa vuol dire che va considerato come una cosa normale".Roma ha quindi illustrato i risultati del rapporto "Gioco Ergo Sum 2" realizzato dal Censis. Parlando dei risultati del 2011, ha spiegato che del 76,6 miliardi di raccolta la fetta più consistente, il 77,7%, torna ai giocatori sotto forma di vincite.

"Del restante 23% il 3,1% va ai concessionari, e il 7,8% alla rete di distribuzione e di vendita. Il 12,1%, infine, ovvero, 9.3 miliardi, è il gettito erariale e per tanto torna alla collettività. Si tratta di oltre la metà della spesa effettiva". Roma ha quindi analizzato lo sviluppo delle varie voci tra il 2007 e il 2011: " Le giocate sono cresciute dell'85%, le vincite sono la voce che ha beneficiato dell'incremento maggiore, il 109,1%. La spesa effettiva è invece cresciuta del 33,6% ma non ha avuto un andamento lineare, la crescita si è infatti assottigliata negli ultimi anni. Il gettito erariale infine è cresciuto del 18% dal 2007 ma tra il 2010 e il 2011 ha addirittura registrato una leggerissima frizione". Infine Roma ha parlato della stabilizzazione che il mercato sta vivendo in questa ultima fase: "E' un bene per il settore perché rappresenta un momento per migliorare le capacità di gestione e per investire sull'innovazione tecnologica".

Ufficio Stampa ACADI