Roma, 24 aprile 2012 - Il testo varato dal Governo estendeva ai familiari fino al terzo grado di parentela dei rappresentanti dei concessionari la richiesta di documentazione antimafia e il divieto di partecipare a gare se condannati o indagati per alcuni reati. Nel coso del passaggio al Senato sono state sostituite invece le parole "nonché ai parenti e agli affini entro il terzo grado" con "non separato", riferendosi al coniuge del titolare della licenza in questione. Alla Camera è stato poi approvato un emendamento del Pdl che permette anche alle persone indagate per particolari reati di partecipare a gare e mantenere le concessioni.
Ufficio Stampa ACADI