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AAMS, MOZIONE IN COMMISSIONE ALLA CAMERA

Roma, 21 giugno 2012 - Nell'ambito della razionalizzazione delle agenzie fiscali "occorre evitare scelte demagogiche e non meditate, in quanto, in particolare nel settore dell'amministrazione finanziaria, le modifiche degli assetti organizzativi non dovranno in alcun modo pregiudicare, anche solo in via temporanea, la piena operatività delle strutture e la continuità dell'azione amministrativa". E' quanto si legge nel testo di una mozione presentata in Commissione Finanze da numerosi deputati di vari partiti.


La mozione evidenzia inoltre che "eventuali accorpamenti o trasferimenti di funzioni da un settore all'altro dell'amministrazione finanziaria, non potranno essere realizzati in forma generica, meccanica o irrazionale, ma devono invece tenere attentamente conto delle diversità e delle omogeneità nelle attività svolte, dell'articolazione degli interessi pubblici coinvolti, delle peculiarità delle materie trattate, nonché delle necessità di assicurare un adeguato presidio territoriale e di rispondere alle legittime esigenze dei cittadini e degli operatori professionali".


In particolare, per quanto riguarda Aams i deputati sottolineano che "tale Amministrazione è già oggetto di un processo di evoluzione, tuttora in corso, il quale dovrebbe portarla a trasformarsi in Agenzia Fiscale dei Monopoli di Stato".


La mozione impegna quindi il Governo ad "adottare, con la necessaria tempestività, le iniziative di natura normativa finalizzate a realizzare, nel quadro più ampio delle misure di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica, una complessiva riforma dell'organizzazione dell'amministrazione finanziaria, anche attraverso una revisione del numero delle Agenzie e una redistribuzione delle competenze, tenendo conto, in particolare, dei seguenti criteri ed obiettivi prioritari soppressione di tutte le strutture e gli uffici ridondanti, nonché eliminazione di tutte le duplicazioni di funzioni; riaccorpamento delle strutture sulla base del principio di omogeneità o maggiore vicinanza delle funzioni svolte, tenendo conto delle peculiarità di alcuni ambiti di attività, i quali, ad esempio per quanto riguarda il settore dei giochi, sono ormai connotati per uno spiccato profilo di politica industriale che li rende eccentrici rispetto ai tradizionali compiti di accertamento, liquidazione e riscossione di tributi".


Ufficio Stampa ACADI

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