VICENZA - Il Comune di Vicenza limita la libertà imprenditoriale delle sale da gioco. E’ quanto sostiene il Tar Veneto sull’ordinanza introdotta dal sindaco Achille Variati, introdotta per disciplinare l’apertura delle sale. Il primo cittadino aveva fondato la sua decisione sul potere regolamentare degli enti locali, in modo particolare quello che riguarda il governo del territori. Secondo i giudici della Terza Sezione "sussistono profili di illegittimità", poiché il potere regolamentare degli enti locali - fondato e anche rafforzato da alcuni recenti provvedimenti normativi, come i decreti Salva Italia e sulle liberalizzazioni - deve tenere conto del principio di proporzionalità e della disciplina legislativa. Un principio in questo caso trascurato, perché l’ordinanza limita l’attività economica delle sale anche se la legislazione statale "non pare condividere il giudizio di pericolosità pubblica sulle sale da gioco".
LL/Agipro