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ACADI: CONSAPEVOLEZZA DELLA RAPPRESENTANZA E DELLA RESPONSABILITA’ AD ESSA COLLEGATA

Editoriale del 25 febbraio 2015
A cura del Presidente Matteo Marini

Il settore del gioco legale in Italia, dal 2006 - anno in cui ACADI è stata fondata -  ad oggi, è stato oggetto di numerosi interventi legislativi e di importanti cambiamenti strutturali. 
Il clima che si è creato non fa presagire nulla di buono.
Stiamo assistendo da circa due anni a una vera e propria “crociata” contro il gioco legale e questo a danno di uno dei principali settori industriali del paese che occupa circa 140.000 addetti e crea un rilevantissimo, gettito erariale: tutto questo senza distinzione alcuna tra gioco legale e non, e rischiando di lasciare campo libero al ritorno all’illegalità e all’evasione fiscale.
In questo scenario e conformemente allo spirito che ne ha favorito la costituzione, ACADI, conferma e rinnova, con accresciute maturità e consapevolezza acquisite nel corso degli anni, la volontà con la quale fu costituita: rappresentare, tutelare e assistere gli interessi complessivi delle imprese che svolgono attività di gestione della rete telematica del gioco lecito mediante apparecchi da divertimento e intrattenimento sulla base delle autorizzazioni, concessioni e licenze previste dalle norme giuridiche vigenti in materia. 
E lo fa rafforzandone l’autonomia e la vicinanza ai Concessionari, tutti ed indistintamente, in un’ottica di maggiore fluidità e di autonomia. 
Attraverso questo nuovo sistema, ACADI intende rafforzare la rappresentanza e la responsabilità  dei Concessionari associati e con esso, ribadire la trasparenza con la quale sosterrà ogni iniziativa rivolta ad assicurare la legalità e la responsabilità nei confronti sia dello Stato che del giocatore, vigilando sull’applicazione delle norme e denunciando le inosservanze. 
Ed oggi le proposte da discutere non mancano: a partire dall’armonizzazione tra norme centrali e locali, passando per l’armonizzazione fiscale tra i vari prodotti di gioco, fino alle azioni da intraprendere per contrastare il gioco problematico.
In nome del dialogo e del confronto, ACADI continuerà ad appellarsi al principio di responsabilità politica ed istituzionale dei decisori perché lo scenario suggerirebbe a chi si trova a regolare il settore del gioco legale in Italia, di confrontarsi approfonditamente con chi, in questi anni, ha saputo dimostrare di voler lavorare per lo Stato in modo costruttivo, per il raggiungimento di obiettivi di crescita del contrasto all’illegalità e all’evoluzione organica del comparto.

 
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