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I concessionari, da parte loro, sono pronti a dare battaglia e dichiarano che l’approvazione di una legge del genere rischia di azzerare il gioco legale nella regione, aprendo la strada alle scommesse illegali e assestando un duro colpo all’occupazione.
Un allarme lanciato da Geronimo Cardia, presidente Acadi (Associazione concessionari apparecchi di intrattenimento) che gią nel marzo scorso aveva sollevato il problema dichiarando che «il comparto del gioco pubblico nel Lazio morirą, rendendo inutile lo sforzo che verrą fatto a livello nazionale con il riordino».